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La Musica


Se davvero ‘Mamma Africa’ è il luogo dove tutto è nato e dove tutto, un giorno andrà a finire, la musica del Mali diventa allora una tappa obbligatoria in questo viaggio di ‘ritorno’. Il Mali è stato definito uno dei luoghi più musicali del mondo, dove si dice, sia nato il Blues: la musica degli schiavi. In Mali cantare il Blues significa raccontare della vita di tutti i giorni, del lavoro dei campi, della fatica di tirare l’acqua dal pozzo e del miglio ancora pestato nei mortai. In questa terra cantare non è una prerogativa maschile, ed infatti non è inusuale incontrare splendide donne dalla pelle d’ebano che si dedicano con grazia e maestria a questa arte. I veri bluesmen del Mali sono i Griot (Griotte al femminile). Sono loro che tramandano oralmente la vita e i costumi del popolo. Considerarli semplici giullari o menestrelli sarebbe riduttivo in quanto il Griot è molto più di un semplice cantastorie. Egli è un vero e proprio ‘archivio vivente dell’Africa’ perché da sempre, a memoria, tramanda le gesta dei potenti, le nascite, i matrimoni, le morti, le alleanze, le migrazioni e le guerre del proprio popolo. Quella dei Griot è una vera propria casta amata e rispettata, la cui attività viene tramandata da padre in figlio, all’interno delle medesime famiglie. “La nostra musica è un messaggio, arricchisce il sangue e alimenta la nostra volontà di vincere; è un’arte superiore a tutte le altre, una rivelazione più alta d’ogni filosofia per il bene della nostra razza”. Proprio per queste ragioni la loro arte è considerata un tesoro sacro e profetico al tempo stesso. I canti dei Griot sono accompagnati da strumenti tradizionali tra cui i più tipici sono: la Kora (arpa-liuto), in uso fin dal 1240, è uno strumento a corda con 21 corde disposte lungo un collo di legno di rosa e pizzicate con il pollice e l’indice di ciascuna mano; la Calebasse (mezza zucca vuota) è lo strumento di percussione senza membrana più in uso in questa parte dell’Africa. Esiste anche la calebasse con conchiglie, che viene lanciata in aria dalle ragazze per far vibrare le conchiglie ed accompagnare così i canti dei matrimoni. In Mali la diffusione della musica è stata attivamente incoraggiata dal governo che cerca così di valorizzare le tradizioni culturali africane e di sminuire l’impatto con il mondo occidentale.

La discografia

Amadou e Mariam – Wati
Sekouba Bambino – Sinikan
Kasse Mady Diabate – Kasse Kasse
Salif Keità – Amen
Salif Keità – Moffou
Salif Keità – The Mensa of Mali a Retrospective
Kandia Kouyate – Biriko
Habib Koitè – Maya
Ali Farka Touré – Red & Green
Ali Farka Touré – Niafunké
Ali Farka Touré – The Source
Ali Farka Touré con Ry Cooder – Talking Timbuctu
Boubacar Traoré – The Bluesman of Mali
Rokia Traore – Wanita
Roka Traore – Munlissa
Yé Lassina Coulibaly & Yan Kadi Faso – Burkinga Faso /Mali: Musiques du Monde

Altre suggestioni:

Ludovico Einaudi – I giorni
Youssou N’Dour – The Guide
Youssou N’Dour – Nothing’s in Vain
Youssou N’Dour – From Village to Town
Ismaèllo – Tadieu Bone
Trio Minlan – Nlo Dzobo
Mory Kante – N’Diarabi
One World – Africa

 
Il Griot
Suonatore di Kora
Tamburi
Danze
© Yacouba per l'Africa