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PROGETTO POZZO WALIA Premessa In Mali vivono circa 11 milioni di abitanti minacciati dall’avanzata del deserto e dalla siccità. Occupato per il 58% del territorio dal Sahara, il resto è situato nel Sahel, dove ogni anno, a causa dell’avanzata desertizzazione, si assiste alla perdita di vaste superfici coltivabile. Accanto a questo fenomeno dovuto ad un insieme di variabili climatiche, ambientali ed ecologiche che investono l’intero pianeta, a livello locale agiscono i fattori antropici che generano la desertificazione per l’uso scorretto del suolo, per il taglio indiscriminato degli alberi, ( vi è grande necessità di legna da ardere per cucinare e per affumicare il pesce), per l’eccessivo sfruttamento dei terreni per il pascolo, determinando quindi la progressiva diminuzione delle coltivazioni agricole tradizionali. La mancanza di infrastrutture che permettano di conservare ed incanalare l’acqua sia del fiume Niger che attraversa il paese, sia quella piovana e nel contempo la mancanza di un numero sufficiente di pozzi e delle pompe per attingerla nei periodi di siccità, rendono difficoltosa non solo la coltivazione dei terreni, ma le condizioni di vita di tutta la popolazione, e le più colpite sono soprattutto le donne, alle quali compete procurare il prezioso liquido, costrette a percorrere strade sempre più lunghe alla ricerca dell’acqua. Ciò non può che accentuare le già precarie condizioni alimentari e sanitarie, ed il rischio di epidemie è sempre in agguato. Situazione Nel villaggio di Walia, abitato da circa 500 persone, era presente un vecchio pozzo (vedi foto) profondo 19 metri che forniva l’acqua per dissetare gli abitanti e per gli animali, bovini, asini e capre, allevati nel villaggio. Nella stagione secca il livello dell’acqua si riduceva moltissimo, mescolandosi al fango e perdendo di limpidezza. Recentemente il pozzo è crollato. Nel villaggio è presente un altro pozzo scavato una decina di anni fa che però diventa utilizzabile solo nella stagione delle piogge, essendo asciutto per il resto dell’anno. La carenza d’acqua e la pessima qualità della stessa creano notevoli problemi igienici (molti bambini nella stagione secca presentano problemi dermatologici) e di alimentazione. La scarsa quantità impedisce l’uso per scopi agricoli. Obiettivo Miglioramento delle condizioni igieniche e sanitarie degli abitanti di Walia attraverso la realizzazione di un pozzo a grande diametro.. Interventi Scavo di un nuovo pozzo a grande diametro ( circa m.1,80), profondo non meno di 25 m. Lo scavo sarà eseguito con i mezzi che l'impresa appaltante riterrà idonei, la parete interna dello scavo del pozzo sarà interamente rivestita in cemento fino alla falda d'acqua . In superficie, al piano strada, dovrà essere costruito un muretto di protezione. Si precisa che la profondità di 25 metri è indicativa, l'impresa si impegna a proseguire lo scavo fino ad una profondità che permetta di ottenere una quantità d'acqua sufficiente al fabbisogno del villaggio. Beneficiari diretti Abitanti del villaggio di Walia: 540 persone, intervento a sostegno in particolare delle donne
Come opereremo Il Sindaco del comune di Kani-Bonzon, di cui fa parte Walia, ha formulato un'esplicita richiesta di sostegno economico per la costruzione di un nuovo pozzo nel villaggio, avendone rilevato la necessità per l'adeguata fornitura idrica della popolazione. Sempre il sindaco stesso Seydou Guido fornirà all’ associazione Yacouba per l'Africa il preventivo prescelto dell'impresa di Diadié Guindo di Bankass, individuando e concordando con l’associazione, con i diretti beneficiari e con i tecnici locali le modalità di scavo e di realizzazione più appropriate.
Finanziamenti Il progetto verrà finanziato attraverso le iniziative di raccolta fondi organizzate dall’associazione.
Risorse umane coinvolte nella realizzazione del progetto Abitanti del villaggio di Walia Impresa scavatrice Il capo del villaggio Il sindaco del Comune di Kani-Bonzon Il referente I volontari dell’Associazione
Costo preventivato 7.250 euro Progetto realizzato nel 2006 Il pozzo è stato realizzato seguendo una tipologia di costruzione molto funzionale: non prevede scaletta di ispezione, perché la gente si sente più sicura a calarsi con una corda, non prevede tubi in fondo perché si interrerebbero, ma un sistema che può garantire con facilità, se necessario durante la stagione secca, di aumentare la profondità del pozzo.E’ stato inoltre costruito il muretto di protezione e un abbeveratoio per gli animali. Costo sostenuto: 7.250 euro Profondità raggiunta: 29 metri Referente: Franco Zanellati
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